L’ambientazione, il mood, lo stile di un fashion brand raccontata attraverso una serie di scatti fotografici.
Sono questi gli ingredienti dello shooting fotografico che gli allievi del corso di Moda dell’Università Europea del Design hanno realizzato nello studio D-Image di Pescara con l’aiuto di Claudia Fratini, stylist freelance e docente all’Istituto Marangoni di Parigi.
Come si individuano ispirazioni e trend?
“Uno dei consigli che do’ sempre è informarsi, rimanere sul pezzo – spiega Claudia Fratini – perché la moda è questo. Ogni sei mesi le cose cambiano.”
Quale ruolo può avere una stylist?
“Una stylist non è solo quella che lavora su un set fotografico; ci sono tantissimi ruoli che può assumere.
E non bisogna dimenticare che il lavoro di una stylist è di team: tutti devono sapere cosa si sta facendo.
Durante le lezioni ho spiegato ai ragazzi come costruire un book tecnico e l’importanza di individuare uno stile preciso, identificarsi in qualcuno, creare una propria personalità, capire cosa c’è sul mercato. Osservare le foto degli stylist è importante per capire il tipo di ambientazione, le luci, lo stile del fotografo. Per questo è importante avere qualche nozione di fotografia e partecipare a uno shooting, perchè è lì che si riscontrano i veri problemi. Quello della stylist è un lavoro che si impara facendolo.”
Secondo te, i social hanno influenzato la moda e l’approccio a questo mondo?
“Sicuramente Sì. Oggi il social è importante. Consiglio sempre ai ragazzi di usarlo in maniera intelligente, di creare un profilo professionale, perché oggi Instagram è diventato importante. È una fonte di ispirazione. Ma non bisogna dimenticare che le ispirazione possono essere tantissime: un’emozione, la vita, i sentimenti, i viaggi, la musica. ”
Qual è la strada da seguire per diventare Stylist?
“Avere una mentalità aperta, osservare tantissimo, essere curiosi, informarsi e uscire dalla confort zone: non ci si deve cimentare solo con quello che piace, ma bisogna cercare di andare oltre, mettersi alla prova.
Solo così si riescono a capire le proprie potenzialità e i propri limiti. “
