La moda proposta dallo stilista Marco Rambaldi, ospite di Glamour [ il contenitore di eventi promosso dal dipartimento di Fashion Design dell’Università Europea del Design di Pescara ] parla di inclusività, di upcycling, di gender bender e di recupero delle tradizioni artigianali.
Dopo la laurea in Fashion Design allo Iuav di Venezia, Marco Rambaldi vince il concorso Next Generation indetto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e inizia la sua carriera lavorando per Dolce&Gabbana.
Oggi Marco Rambaldi, attraverso il suo brand, propone una visione della moda che si discosta dalla concezione classica.
Siamo considerati uno dei brand più inclusivi da questo punto di vista perché abbiamo sempre lavorato sia su forme del corpo non canoniche, non stereotipate, sia dal punto di vista del genere, dell’appartenenza sessuale.”
“Assolutamente sì. Abbiamo iniziato facendo sfilare anche donne più adulte. È bene che si vedano corpi diversi ed età diverse. Ogni ruga può raccontare un vissuto, un percorso personale e unico.”
“Adesso stiamo lavorando sulla pre SS 25 che sarà in vendita per i buyer a giugno. Contemporaneamente stiamo portando avanti altri progetti in attesa dello show di settembre.”
A me piace parlare al plurale, perché sono fondamentali le persone che lavorano dietro le quinte. Senza di loro niente di quello che facciamo sarebbe possibile.”
Articolo di Emanuela Costantini