A lezione di ceramica
da Arago Design

Incastrare,  appoggiare, avvolgere…Ma anche appendere, sottrarre, innestare. Sono solo alcune delle parole-chiave,  dei concetti, sviluppati dagli allievi del primo anno del corso di Interior Design dell’Università Europea del Design nell’ambito del laboratorio di ceramica svolto nella sede di Arago Design in corso Manthonè a Pescara.

“I ragazzi hanno realizzato alcuni oggetti da inserire in una casa, oggetti che dovevano essere il manifesto della casa stessa” – spiegano Valeria Marzano e Giulio Girasante docenti del corso di Progettazione di base.

“Il sottotitolo di questo laboratorio è proprio “da cosa nasce cAsa” – precisa Valeria Marzano – un gioco di parole legato ad un libro di Munari ( “Da cosa nasce cosa”), che per noi è un chiaro riferimento al fatto che il piatto,  che è una cosa, è il concept della casa. Per noi è molto importante questo laboratorio di ceramica perché i ragazzi toccano con mano un materiale e in questo modo capiscono la complessità di fondo nella trasformazione di un concept: una stessa idea declinata in ceramica, vetro, legno, metallo ha dei risultati diversi.

Abbiamo scelto l’argilla, come materiale,  perché la manipolazione non richiede l’utilizzo di macchinari complessi ma solo la passione di chi la lavora.”

“I ragazzi sono riusciti a sviluppare la loro idea – aggiunge Giulio Girasante – e a trasformarla in materia. Considerando anche la scelta del materiale e la lavorazione da seguire. In questo caso il concept si è dovuto adattare al materiale “

I ragazzi hanno avuto difficoltà a sviluppare i loro progetti?

“Sì, le giuste difficoltà – racconta Valeria Marzano – perché si sono resi conto che il materiale risponde a sollecitazioni di diverso tipo : una cosa è portare l’idea su carta e un’altra è lavorare con gli artigiani o con l’industria trasformarla in prodotto. Hanno così capito che oltre all’idea è fondamentale valutare la realizzabilità dell’opera.”

“I ragazzi per la prima volta si sono trovati a confrontarsi con questo materiale, l’argilla – sottolinea Dario Oggiano,  fondatore, insieme a Elisabetta Di Bucchianico,  dello studio Arago Design – da trasformare in ceramica.

I ragazzi hanno preparato uno schizzo per poi confrontarsi con la trasformazione materiale.

La difficoltà per loro è stata trovare un punto di incontro tra i temi di progetto e questa materia a loro ignota. Alcuni progetti sono rimasti più fedeli all’originale, altri, in fase di essiccazione,  sono cambiati: l’argilla in qualche caso asseconda,  in altri contrasta. Nel momento in cui si conosce il materiale si sa quali sono i percorsi da seguire affinché il materiale possa assecondare le proprie idee.

Quello che è successo a noi di Arago Design: la neola, che noi proponiamo come elemento di design, è nata un po’ per caso e un po’ perché abbiamo tratto importanti suggerimenti dal materiale che utilizziamo, l’argilla. “

Arago nasce nel 2004 e da allora si occupa di progettazione e di ideazione di oggetti di design.

“Sì. Abbiamo conosciuto per caso la ceramica. Noi la chiamiamo nuova ceramica popolare contemporanea: ogni tempo deve avere la sua ceramica.  Noi riusciamo a fare arrivare a tutti dei concetti artistici attraverso i nostri oggetti di design.

Frequentando gli studi di progettazione e le botteghe artigiane, abbiamo capito che mancava un elemento di collegamento tra le due realtà. Da qui è nata l’idea di creare il nostro marchio e di continare a portare avanti la formazione insieme alla progettazione e realizzazione degli oggetti. L’argilla è un materiale vivo, che, in fase di lavorazione,  può sorprendere.

E la manualità è una cosa molto positiva che oggi si sta perdendendo.”

https://www.aragodesign.it/