Ancora prima di parlare della sua personale visione della fotografia, la fotografa di moda Valeria Trasatti, ti conquista con il suo entusiasmo travolgente e con il suo sorriso sincero.
Attraverso la fotografia Valeria Trasatti @valeriatrasattiphotography giovane e già affermata fotografa abruzzese, ha scelto di raccontare la femminilità e il coraggio di essere se stesse. La bellezza autentica, lontana dagli stereotipi, libera dalle convenzioni sociali.
“Ogni fotografo ha la sua visione. Quello che porto io è la visione di una donna sensuale, magica e forte” – spiega Valeria, ospite di Glamour – Appunti di moda, il contenitore di incontri con grandi professionisti della moda promosso dal dipartimento di Fashion Design dell’Università Europea del Design di Pescara.
Quando è nata la tua passione per la fotografia?
“La passione per la fotografia di moda nasce dall’amore per le donne. Da quando ero piccola, ho visto mia madre prendersi cura delle donne e renderle belle nel suo salone di parrucchiera.
Volevo riuscire a fotografare l’essenza delle donne. La moda, il vestito, la cura di sé aiuta le donne a sentirsi belle, a valorizzarsi, a riconoscersi.”
Qual è la routine di una fotografa di moda?
“Attualmente sono mamma. Mia figlia mi sta insegnando a rimanere più radicata. La routine oggi consiste nell’ascoltare le mie emozioni, prendermi cura di me attraverso dei piccoli rituali. E cercare l’ispirazione.”
Anche l’abito diventa veicolo di emozioni?
“Assolutamente sì. Quando hai bisogno di carica, di tranquillità, di energia ti vesti in modo da portare fuori quello stato d’animo.”
Cosa dovrebbe fare un ragazzo o una ragazza che vuole lavorare come fotografo/a di moda?
“Prima di tutto inseguire il proprio sentire. A prescindere che sia fotografia, moda, grafica o make-up l’importante è fare le cose con passione, formarsi apprendendo le tecniche per potersi sentire liberi di esprimersi.
Una guida è fondamentale. E poi è indispensabile investire su corsi, mostre.”
Direi anche approcciarsi con umiltà, considerando che senza la conoscenza non si può diventare grandi professionisti. E ricordare che ci si deve preparare anche a fare dei piccoli sacrifici.
“Il sacrificio per me è stato tantissimo, però mi ha portato anche tanti risultati positivi. È importante però scegliere di farlo per se stessi, non per far contenti gli altri. Se una cosa ti piace, la fatica passa in secondo piano. Il lavoro per me è il mio divertimento, la mia passione, mi nutre.”
Immagino che hai scelto la fotografia di moda perché è il settore che ti affascina di più. È così?
“Assolutamente sì. La moda è un po’ una scusa per me, perché amo curare il mio abbigliamento, il make up. E perché la moda mi ha permesso di lavorare con le donne, con la bellezza e con la femminilità. Quello che vedo in una donna, lo vedo in me stessa. È come vedersi allo specchio.”
Sei giovane eppure hai già lavorato per riviste di moda e per famosi brand di moda come Gucci, Fendi e Chanel. Oggi su cosa concentri il tuo estro artistico?
“Attualmente lavoro alla fotografia applicata alla ricerca di autoconsapevolezza. Mi piace aiutare le persone con la fotografia. È una ricerca interiore che può portare a una grande guarigione.”
Articolo di Emanuela Costantini