Non mi ritengo un designer, ma sono fiero di essere un modellista. E da otto anni ho uno studio di consulenza modellistica a Schio, in provincia di Vicenza.”
Si presenta così Alessio Berto, ospite di Glamour, l’appuntamento con la moda proposto dal dipartimento di Fashion Design dell’Università Europea del Design di Pescara.
Da quando era ragazzo Alessio Berto coltiva la passione per la moda che gli ha trasmesso la madre.
Una passione autentica, uno stile unico, per il quale si è guadagnato uno spazio nel libro ” Dandy lo Stile Italiano ”.
“Oltre alla capacità tecnica ho voluto dedicarmi alla ricerca, alla cura del dettaglio.
Il mio metodo lo chiamo ‘progressive pattern making’. È un metodo che ho creato negli anni. Un modo diverso di fare modellistica.
Da cosa nasce la tua passione per la moda?
” La passione per la moda è legata alla mia passione per la musica. Da bambino amavo i Beatles e il loro look.
Crescendo ho iniziato ad avvicinarmi alla moda guardando le riviste e le creazioni che si facevano nella scuola di taglio che gestiva mia madre.
Ho capito che quello era il mio mondo.”
Oggi spesso il tuo nome è associato all’utilizzo del denim.
” Sì, mi conoscono come modellista di denim.
Il denim è, per tutti quelli della mia generazione, un elemento che ha accompagnato la nostra vita.
Ma ho sempre spaziato nella modellistica da uomo. Ho sempre cercato di mettermi in discussione per capire tutte le tipologie di vestibilità, di lavorazione, le tecniche del menswear.
Il denim, quindi, è solo una parte di quello che propongo, anche se è sempre tra i miei tessuti preferiti. “
Il denim, fino a qualche tempo fa, era utilizzato nelle occasioni informali. Oggi è cambiata la percezione e l’utilizzo dei capi realizzati con questo materiale.
“Il denim è talmente versatile che può essere inserito anche nelle collezioni fashion. Io l’ho vissuto nelle collezioni in cui realizzavo i cartamodelli per Jean Paul Gaultier o per Andrew Mackenzie.
Ci sono stagioni in cui va il denim ‘autentico’ ed altre in cui si preferisce il denim Fashion, destrutturato.
Oggi ci sono piccoli brand che curano il dettaglio, utilizzano denim di qualità e sono attenti alla sostenibilità. “
Quale colore scegliere?
” Blu classico. Oggi sono pochissimi i capi proposti in altri colori. “
Un consiglio ai ragazzi che vorrebbero diventare fashion designer.
“Devono essere appassionati, pronti a fare tanti sacrifici ed essere convinti di quello che vogliono fare.
Agli studenti, durante i miei workshop, ricordo sempre che, se vogliono entrare in un’azienda per fare questo lavoro, devono essere disposti a svolgere anche ruoli diversi dallo stilista. Poi, se si hanno le qualità e se ci si crede, si può diventare fashion designer.”
Emanuela Costantini